«Gli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali (RSA), per persone con disabilità (RSD) e delle altre strutture residenziali (come gli hospice o le strutture riabilitative), devono immediatamente avere la possibilità di rivedere i propri cari. Non è più tollerabile che, con una percentuale di vaccinati, tra ospiti e operatori, prossima al 100%, in tante strutture si continuino a non consentire le visite dei familiari, come denunciano, ancora in queste ore, i tanti comitati sorti in questi mesi. Per questa ragione, Italia Viva ha presentato un emendamento al decreto Riaperture per uscire dall’incertezza e assicurare, in modo uniforme in tutto il Paese e con protocolli sanitari adeguati, il pieno rispetto del diritto di visita da parte dei familiari degli ospiti delle strutture residenziali, secondo le indicazioni contenute nell’ordinanza dell’8 maggio 2021 del Ministro della Salute.» 

Lo annunciano Lisa Noja e Maria Chiara Gadda, deputate di Italia Viva.

«Tuttavia, - aggiungono  - comprendendo che il ripristino delle visite comporterà senz’altro dei costi aggiuntivi per adeguarsi alle linee guida del Ministero, abbiamo proposto l’istituzione di un fondo ad hoc per sostenere tali costi, inclusa la somministrazione gratuita di tamponi.

La circolare del Ministero, infatti, tra le condizioni di accesso, prevede la Certificazione verde Covid-19 e, considerando che molti visitatori potrebbero non essere ancora vaccinati, avrebbero la possibilità di vedere i loro cari solo a seguito di un test. L’istituzione del Fondo è, dunque, una misura necessaria per evitare che, nelle prossime settimane, possano emergere tra i familiari stessi nuove e ulteriori discriminazioni, sul piano economico o in base alla regione di residenza.

Oltre a quest’emendamento, insieme ai colleghi di Italia Viva, abbiamo anche depositato una risoluzione alla Camera, proprio per impegnare il Governo a garantire, per oggi e per il futuro, anche laddove si configurino altre situazioni di emergenza, la piena attuazione dei diritti fondamentali alla salute psico-fisica, all'affettività e al rispetto della vita privata e familiare, previsti dalla nostra Costituzione e dalla CEDU, delle persone residenti nelle RSA e in tutte le strutture residenziali e di cura», concludono.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 14 maggio 2021 alle 07:10
Autore: Redazione PN
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