Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla mozione per la liberalizzazione dei brevetti dei vaccini. “La nostra proposta nasce dall’analisi dei dati che emergono a livello mondiale –ha affermato Mollicone-. C’è un mondo che non potrà liberarsi dalla pandemia fin quando non ci sarà un’equa distribuzione dei vaccini. Da un lato c’è un aspetto umanitario, un atteggiamento di solidarietà verso il sud del mondo, dall’altro c’è una questione di tutela, di raggiungimento di una certa immunità di gregge. Se non lo facciamo per solidarietà, almeno facciamolo per una questione d’interesse. Pfizer e Moderna stanno facendo ingenti profitti con i vaccini, di fronte ad una pandemia mondiale ci dovrebbe essere una gara di disponibilità anche da parte delle multinazionali. Le multinazionali non possono pensare di fare lucro su un’emergenza internazionale come questa. E poi c’è il paradosso che la Pfizer a Roma sta licenziando. Non è possibile che con questo incremento di fatturato la Pfizer licenzi nei mercati che considera meno importanti”.

Sulla reazione delle altre forze politiche. “La nostra proposta ha accolto alcuni appoggi trasversali, vedremo cosa succederà quando arriverà in aula. Concretamente è l’inizio di un confronto. Ci sono delle sensibilità in maggioranza che su questi temi sono molto più realisti rispetto alla narrativa e alla retorica dell’andrà tutto bene”.

Sulla possibile proroga dello stato di emergenza. “Siamo assolutamente contrari. Prorogarlo durante l’elezione del Presidente della Repubblica non sarebbe un bel segnale, rischieremmo di diventare una democratura. Non c’è questa grande emergenza in Italia, non c’è il rischio che c’era all’inizio”.   

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 10 dicembre 2021 alle 20:10
Autore: Redazione PN
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