"Nei giorni scorsi ho rivolto un appello pubblico, che ha raccolto moltissimi consensi, a rispettare totalmente le misure che ognuno di noi deve adottare per impedire il contagio.

Appello che oggi voglio replicare alla luce del tremendo incremento esponenziale non tanto dei positivi, che sono dipendenti dai tamponi eseguiti, ma dei ricoverati e purtroppo anche dei deceduti, che da sabato sono addirittura 490.

Nessuno di noi vuole un nuovo lockdown, nessuno di noi vorrebbe misure che limitino le attività economiche, ricreative e quelle personali, ma davanti ai numeri che stiamo vedendo di ricoverati e deceduti se non vogliamo che queste chiusure ci vengano imposte dalle istituzioni, dallo Stato, dalle Regioni, dai Comuni, bisogna che il sistema di autoregolamentazione per limitare il contagio - ovvero mascherine, distanziamento, lavaggio delle mani, evitare assembramenti ecc - ce lo imponiamo da soli.

Tutti conosciamo queste poche regole che dobbiamo rispettare: ora ciascuno di noi si faccia un esame di coscienza per rendersi conto delle occasioni in cui è venuto meno al rispetto di queste regole per le più svariate ragioni o di quando ha assistito a persone che non le hanno rispettate e non ha fatto nulla per farle rispettare.

Se ognuno di noi fa la sua parte, se ognuno di noi diffonde questo messaggio di rispetto delle regole anche a chi gli sta intorno, dando il buon esempio e facendo notare l’errore a chi non fa altrettanto, allora possiamo evitare misure drastiche e penalizzanti per tutti noi.

Attenzione però, non possiamo solo appellarci alla coscienza civica dei cittadini, perché lo Stato deve mettere tutti noi nelle condizioni di rispettare le regole.

Vedo un Governo che purtroppo sì muove solo in cerca di effimeri consensi e che non ha messo in condizioni le Regioni e i Comuni di permettere ai cittadini di fare la loro parte: per esempio obbligando a viaggiare su mezzi strapieni o a fare code chilometriche nei drive in per i tamponi ecc ecc

Questo Governo ha investito 120 milioni per i monopattini e appena 350 milioni per tutto il trasporto pubblico locale del territorio nazionale: io chiedo ai cittadini di rispettare le regole, ma pretendo che un Governo serio faccia in modo che poi queste regole si possano applicare, senza pigiare i pendolari su mezzi strapieni o accalcarli nelle code per i tamponi.

Ognuno di noi deve fare la sua parte, ma prima di tutto deve farla il Governo".

Lo dichiara il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 23 ottobre 2020 alle 09:40
Autore: Redazione PN
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