"Alcuni dati mostrano che qualcosa comincia a funzionare meglio che in passato ma siamo consapevoli che il Codice Rosso non è la panacea. I dati sui dati dei femminicidi ci dicono che il percorso da fare è ancora lungo". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in un messaggio per la presentazione del rapporto "Un anno di Codice Rosso". "Il Codice è solo un tassello fondamentale importantissimo che riguarda il momento in cui la violenza è già avvenuta: non basta. Un intervento serio richiede tempo, un approccio sinergico e la consapevolezza che la strada per invertire darà i suoi frutti nel tempo ed è questa la strada che come governo, insieme ai ministri, ci impegniamo a percorrere".

"Poco più di un anno fa il Codice Rosso è diventava legge dello Stato", ha ricordato Conte. "Parliamo di un insieme di norme scritte con il contributo fondamentale delle associazioni che da anni si occupano delle vittime di violenza di genere, per porre rimedio a una serie di limiti del sistema normativo che si era rivelato inadeguato".
"In passato le donne che avevano trovato la forza di denunciare il loro carnefice - ha aggiunto il presidente del Consiglio - rimanevano inascoltate, precipitavano in un abisso ancora più profondo e noi abbiamo voluto offrire alle vittime di violenze fisiche ma anche psicologiche la certezza di un aiuto, che le mani verranno afferrate, che ci sarà chi in tempi brevi si occuperà di loro e oggi a un anno dall'entrata in vigore del Codice Rosso e alla vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione delle violenza contro le donne è tempo di tracciare un primo bilancio della sua efficacia".

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 24 novembre 2020 alle 13:40
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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