"Chissà se la ministra  Bonetti sia a conoscenza dei dati gravissimi dell'Italia dove più di 8,5 milioni di donne hanno rinunciato a cercare un lavoro, 37 mila
nel 2019 si sono licenziate per l'impossibilità di conciliare figli e lavoro e altre 86 mila hanno perso l'occupazione nel solo mese di giugno di quest'anno". Lo scrive in una nota Alessia Centioni, responsabile delle pari opportunità di Azione, che aggiunge: "Per aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro servono servizi di qualità per l'infanzia, condizioni di lavoro dignitose che motivino le donne a lavorare e non a rinunciare come invece accade oggi. La formazione professionale - continua Centioni- è necessaria ma non si finanzia con solo 3 milioni di euro.

Per raggiungere obiettivi occupazionali significativi la formazione deve essere basata sui settori nei quali si intende concentrare investimenti di lungo termine. E invece il governo
non ha ancora un'idea chiara su come rilanciare l'occupazione nè la crescita economica. 3 milioni non bastano e non si capisce a cosa serviranno si e no a  fare un altro inutile spot per le donne che non hanno bisogno di ore di svago, ma di poter contare sulla propria autonomia economica" conclude Centioni.

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 08 agosto 2020 alle 21:15
Autore: Camilla Galvan
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