“I dati presentati nel 55esimo Rapporto Censis relativi all’incremento della povertà nel nostro Paese sono allarmanti. Sono 2 milioni le famiglie italiane che nel 2020 vivono in povertà assoluta, un balzo del +104,8% rispetto al 2010. Il Rapporto delinea un aumento progressivo del numero di persone in stato di indigenza pari al +131,4%; al Nord, +67% al Centro e +93,8% al Sud. Emerge, inoltre, un preoccupante calo della ricchezza degli italiani che è diminuita del 5,3% in termini reali nell’ultimo decennio a causa della riduzione del reddito lordo delle famiglie. Tra tutti gli Stati europei, peraltro, l'Italia presenta il dato più elevato di giovani che non studiano e non cercano lavoro, cosiddetti Neet, che negli anni continua a crescere in maniera impressionante.

Nel 2020 erano 2,7 milioni, pari al 29,3% del totale della classe di età 20-34 anni: +5,1% rispetto all'anno precedente. Una crisi sociale ed occupazionale acuita dalla pandemia che rischia di minare la coesione nazionale in assenza di interventi adeguati e riforme strutturali. In tal senso, è prioritario concentrare le risorse stanziate nel Pnrr per attuare investimenti senza precedenti nel capitale umano al fine di riattivare il mercato del lavoro e realizzare il ‘matching’ fra domanda e offerta. E’ fondamentale, dunque, adottare provvedimenti diretti a sostenere la crescita e a rafforzare il potere di acquisto delle famiglie per far ripartire il Paese. Come UGL, chiediamo al Governo di aprire un tavolo per discutere di politiche industriali dirette a favorire lo sviluppo infrastrutturale, ad accompagnare il processo verso la transizione digitale e a rilanciare l’occupazione.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al 55esimo Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 03 dicembre 2021 alle 20:30
Autore: Redazione PN
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