Rocco Casalino torna a parlare a pochi giorni di distanza dalle dimissioni di Giuseppe Conte. L'ex portavoce, ospite del programma Otto e mezzo condotto da Lilli Gruber su La7, ha spiegato la difficoltà di gestire la comunicazione in un periodo delicato come quello della pandemia del coronavirus. A questo proposito, sottolinea lo spin doctor, "abbiamo gestito la comunicazione in uno dei momenti più drammatici del Paese e le conseguenze di un nostro eventuale errore potevano avere gravi ripercussioni. Inoltre, aggiunge, "di errori non penso di averne fatti con la E maiuscola, ho dovuto gestire tante responsabilità e in tempi di pandemia c'era anche l'obiettivo di informare o far seguire da più persone possibili le misure". 

E sulla questione relativa alle bozze dei Dpcm ha chiarito: "Io non ho mai condiviso le bozze dei Dpcm, anzi: quando venivano pubblicate dai giornali, creavano caos che io poi dovevo gestire. Per questo serviva una voce unica, importante e chiara per una comunicazione efficace e forte, quella di Conte".

Questo è il pensiero di Casalino su Mario Draghi: "Riuscirà a far tacere i leader dei vari partiti politici? Probabilmente no. Il suo silenzio potrebbe diventare un problema.

Il futuro di Conte
Rocco Casalino ha poi affrontato un tema importante, ovvero il futuro politico di Conte: "Ha le sue strategie e credo che adesso torni a Firenze a insegnare”. Su una leadership nel Movimento 5 Stelle conclude: "Può esserci una discussione tra Conte o Di Maio ma non so cosa voglia fare Conte. Io vorrei ci fosse un intreccio, che abbia un ruolo nel Movimento, ma è presto per dire quale. Ma non so cosa farà lui. Credo che l’Italia abbia bisogno di una personalità come la sua e mi auguro che quello che è stato fatto non sia smontato”. 

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 15 febbraio 2021 alle 22:40
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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