Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia (PdF), protesta contro le lamentele del comitato promotore del referendum sulla cannabis: “Leggo che sono arrivati a disturbare Mattarella e a annunciare un ridicolo sciopero della fame. Ma mangiassero tranquilli, diano soddisfazione con serenità alla loro fame chimica. Nella storia dei referendum non ce n’è mai stato uno con più spazio a pochi giorni dalla presentazione su giornali, telegiornali e social, con tanto di scorciatoie elettroniche per raggiungere il numero delle firme. Se poi neanche con questi spot quotidiani le hanno raggiunte, non diano la colpa a una discriminazione inesistente.

I veri discriminati siamo noi del Popolo della Famiglia, partito nazionale che ha avuto spazio pari a zero (veramente, zero secondi) sui telegiornali e programmi di informazione di Rai e La7, in palese totale violazione della legge sulla par condicio e del regolamento di Agcom, il cui presidente evidentemente è rimasto in vacanza mentre da un mese si dice che i candidati sindaco di Roma sono quattro e non si menziona mai Fabiola Cenciotti, del quinto partito nazionale coinvolto nella competizione che è il Popolo della Famiglia. Ma questo è solo un esempio, la discriminazione è vergognosa e la violazione di legge è palese, con Giacomo Lasorella presidente Agcom che non emette neanche un sospiro davanti alle tv che si fanno beffe del suo stesso regolamento agostano che, all’articolo 2 comma 2, stabilisce criteri che anche il Popolo della Famiglia soddisfa e che dunque gli dovrebbero dare accesso a pari minutaggio con gli altri partiti nazionali. Questa è una discriminazione, non il pianto inutile dei cannaroli che cercano così uno spazio in più su giornali e tv dopo averne avuti a bizzeffe”.

Sezione: Politica italiana / Data: Dom 26 settembre 2021 alle 20:45
Autore: Redazione PN
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