"Ma non c’è nessuna alleanza da fare perché non ci sono elezioni. Le prossime consultazioni sono quelle europee con il proporzionale. Quindi quello dell’alleanza, peraltro tra persone che la pensano diversamente su tutto, è un tema inesistente. Oggi la cosa che va fatta è, se è possibile, coordinare le opposizioni sui temi prioritari. Perciò ho avanzato una proposta precisa sia a Conte che a Schlein: chiedere a Meloni di mettere tutti i soldi disponibili per azzerare le liste d’attesa nella sanità".

Lo dice Carlo Calenda, senatore e leader di Azione e del Terzo Polo, oggi al Corriere della Sera.

"Quello che Pd e 5 Stelle non hanno capito - spiega Calenda - è che questo modo di approcciare le cose garantisce alla destra di riuscire a stare al governo per i prossimi 357 anni. Schlein nel suo intervento alla Camera ha fatto una confusione incredibile. Ha detto che ci sono tre milioni e mezzo di persone in una condizione di povertà lavorativa e ha proposto il salario minimo per quelli di loro che sono scoperti dal contratto collettivo nazionale. Ma i contratti collettivi nazionali coprono quei tre milioni e mezzo di lavoratori che sono sotto i nove euro l’ora. Però la proposta del Pd non fissa i nove euro l’ora e non si applica a chi ha un contratto collettivo nazionale e dunque a che serve?" aggiunge Calenda.

Infine, sul partito unico con Renzi, il leader del Terzo Polo chiarisce: "Abbiamo fatto una riunione l’altro giorno e siamo in sintonia su tutto, quindi io adesso inviterò formalmente +Europa e liberali a far parte del processo costituente che deve arrivare a dare vita a ottobre a un partito unico. Spero che anche qualcuno del Pd si dia una svegliata: Tinagli, Gori, ma persino Bonaccini che la pensa diversamente da Schlein su tutto. Oggi il Pd è a metà tra Sinistra e libertà e i Verdi e chi lì dentro non condivide queste idee dovrà fare chiarezza".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 18 marzo 2023 alle 10:30
Autore: Simone Gioia
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