"La legge era sbagliata. Noi avevamo proposto di metter un tetto di reddito. In questo caso non avrebbe rallentato l'erogazione perché le dichiarazioni si conoscono e se il governo dice che non ha messo paletti per poter far arrivare più rapidamente i 600 euro agli italiani non è una giustificazione corretta". Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, intervistato da Radio Capital. "Questi - dice Calenda riferito ai percettori dei 600 euro - si devono andare a nascondere in Kamchatka. Lo devono fare anche i Presidenti di Regione e i consiglieri di regione che sembra abbiano fatto come i deputati. E' una storia gravissima, i nomi vanno fatti, non c'è privacy quando si parla di soldi pubblici". "Per i sindaci che magari guadagnano 1200 nei piccoli comuni e fanno una richiesta di questo tipo - aggiunge Calenda - è invece tutto un altro paio di maniche. I nomi usciranno perché non c'è la base legale per tenerli segreti e l'Inps dovrebbe fornire quei nomi. Sennò si crea la sensazione della casta si autodifende.

I partiti si assumano le responsabilità anche se vedrete scene di sciacallaggio tra partiti e faranno la scena io non c'ero e se c'ero dormivo". Allargando il discorso alla politica dei bonus del governo secondo il leader di Azione "in generale sono troppo incasinati e funzionano male. Non sono strutturali e non hanno un disegno dietro. Purtroppo vedo che continuano così, anche il decreto agosto è così. Anche la decontribuzione per chi assume al sud è solo fino alla fine dell'anno e non funziona. Non puoi farla durare solo tre mesi e promettere che poi la rinnovi, mi chiedo quale imprenditore assumerà una persona a tempo indeterminato se non ha la certezza della decontribuzione. Le aziende in generale per un po' non assumeranno. Molti lavori oggi sono virtuali, in settori decotti, si reggono solo con la Cig. Se i licenziamenti si sbloccano insieme in tutti i settori arriverà il giorno in cui ci saranno licenziamenti di massa. Noi abbiamo proposto di andare per settore e magari scongelare, quindi dare la possibilità di licenziare, i settori che sono ripartiti, mantenendo la Cig e per gli altri settori che sono ancora nella crisi più nera avrei mantenuto il blocco dei licenziamenti"

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 10 agosto 2020 alle 14:50
Autore: Rosa Doro
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