Carlo Calenda, intervistato da La Stampa, si è così espresso. "Su una base comune di valori e programmi, riassumibili nell'agenda Draghi, è possibile costruire con il Pd un'alleanza elettorale di un fronte largo per battere le destre. E, se vinciamo, indichiamo Draghi premier. Ma vanno chiarite prima alcune cose. Ho visto negli ultimi giorni che il Pd ha fatto una scelta netta sui Cinque stelle. Ma, attenzione, patti chiari. A Letta chiederò una cosa precisa. Ci vuole rispetto reciproco nella differenza: dovrebbe essere un polo europeista e democratico con un'area liberal e una socialdemocratica.

Non un listone unico. Letta deve domandare a tutti i suoi compagni di strada se sono d'accordo con l'agenda Draghi. Se uno dice no all'invio di armi all'Ucraina e un altro dice che non vuole il rigassificatore, di che parliamo? Che offerta politica sarebbe? Molto confusa e con poco appeal. Fratoinanni ha dichiarato che l'agenda Conte è meglio di quella Draghi. E uno che dice così, dentro un'alleanza che propugna l'agenda Draghi che ci sta fare? Non sono veti, ma la necessità di chiarezza. Se c'è una base valoriale si fa un'alleanza, se no ognuno se ne va per la sua strada. Comunque si parla di alleanza elettorale e non politica. Spero ci siano gli estremi per riportare Draghi al governo del Paese, quello è l'approdo che indicheremo noi".

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 25 luglio 2022 alle 09:20
Autore: Giovanni Spinazzola
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