"La sanità pubblica, insieme all'istruzione, è il pilastro dello Stato. È la prima battaglia fatta da Azione a novembre 2019. Oggi, tre anni dopo, la situazione della nostra sanità è addirittura peggiorata. Dopo aver celebrato dai balconi gli infermieri come i nostri "angeli" e definito i medici in prima linea "eroi", siamo vicinissimi al punto di collasso. E questo Governo ha tradito ogni speranza di investimento sulla sanità non riuscendo neppure a coprire i maggiori costi derivanti dall'inflazione. Nell'Italia del 2023 le persone si indebitano per circa 50 miliardi di euro pur di evitare lunghissime liste d'attesa che producono ritardi spesso fatali ai pazienti.

Gli infermieri e i medici sono pochi e allo stremo. Abbiamo un debito d'onore con loro. Abbiamo il dovere morale di investire risorse nel sistema sanitario, su borse di studio e specializzazione. Di fronte a questa situazione non si può più rimanere indifferenti e in silenzio. Per questa ragione abbiamo organizzato una grande iniziativa per il 9 marzo. La data non è casuale: lo stesso giorno di tre anni fa è iniziato il lockdown. E noi non abbiamo imparato niente" così nella sua newletter il leader di Azione, Carlo Calenda

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 09 febbraio 2023 alle 09:00
Autore: Redazione Milano
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