"Che sarebbe arrivata una seconda ondata del virus in autunno lo sapevamo, lo ripetevano tutti i virologi. Per prevenire questa seconda ondata di Covid, da maggio a settembre, il Governo, che si chiama così proprio perché deve governare, poteva controllare gli ingressi alle frontiere, potenziare i mezzi di trasporto aerei (dove si viaggia pigiati al chiuso per due ore nelle normali tratte italiane), su ferro e su gomma, magari imponendo alle Regioni di integrare questi ultimi con i pullman dei privati che ormai lavorano pochissimo con le gite e il turismo. Vogliamo parlare dei tracciamenti? Delle code chilometriche per i tamponi a Roma e Napoli? Della mancanza di medici e posti letto in Campania e Lazio? Si doveva lavorare per scaglionare gli ingressi nelle metropolitane di Milano, Roma, Napoli, Torino (peraltro tutte metropoli amministrate da giunte giallorosse) con veri strumenti di controllo ai tornelli, dando alternative di spostamento urbano che non fossero i monopattini. Si potevano acquistare i macchinari per allestire, in caso di scontato bisogno, dei reparti più ampi di terapia intensiva, cosa che hanno fatto solo le Regioni del Nord.

Tutte misure che avevano un costo, certo, ma il Governo era distratto da altro: bisognava accogliere ventimila clandestini tunisini, metterli sulle navi da crociera (che hanno un costo) oppure baloccarsi con i banchi a rotelle e le ospitate televisive della Azzolina. Chi doveva governare non ha governato e oggi ne paghiamo tutti il conto". Lo dichiara il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 17 ottobre 2020 alle 23:00
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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