Quali iniziative intende prendere il governo per tutelare i diritti degli utenti tv dopo che, il 26 marzo del 2021, DAZN si è aggiudicato i diritti per tutte le partite del campionato di serie A per il triennio 2021-2024, battendo SKY con la propria offerta da 840 milioni di euro a stagione, di cui 7 in esclusiva e 3 in co-esclusiva con altro operatore televisivo?

È questo il senso di una interrogazione ai Ministeri dello Sviluppo economico e della innovazione tecnologica e della transizione digitale presentata dal senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del gruppo del Pd al Senato e sottoscritta anche da altri senatori dem.

Dopo aver ripercorso i passaggi di questi mesi che hanno portato a questo stato di cose, dallo scontro tra DAZN e Sky alla partnership tra DAZN E Tim, l'interrogazione chiede al governo di "sapere quali siano le valutazioni dei Ministri in merito ai fatti esposti in premessa; se ritengano che DAZN e gli altri operatori che ne hanno acquisito i diritti di trasmissione, a fronte dell'attuale stato della rete internet su tutto il territorio nazionale e del suo sviluppo tecnologico, siano in grado di trasmettere le partite di ciascun turno del campionato di serie A nelle stagioni dal 2021 al 2024, senza disservizi per gli utenti e senza ricorrere alla suddivisione delle dieci partite in dieci momenti diversi; quali iniziative intendano adottare per tutelare gli interessi di milioni di tifosi a fronte dell'annunciato aumento dei prezzi per la visione delle partite del prossimo campionato di calcio di Serie A, per salvaguardare  la concorrenza nel settore e la più ampia possibilità di scelta dell'operatore da parte degli utenti; se ritenga che il comportamento di DAZN, a seguito dell'acquisizione dei diritti televisivi per la trasmissione delle partite del campionato di serie A nel triennio 2021-2024, prefiguri comportamenti anticoncorrenziali rispetto ad altri operatori del settore, alcuni dei quali hanno già avviato azioni legali per mancato rispetto di precedenti contratti o per verifiche da parte dell'Antitrust sulla regolarità dei nuovi accordi; se la strategia intrapresa da Tim nel prevedere l'utilizzo di fondi pubblici (voucher) per la sottoscrizione di abbonamenti di calcio (Fiber to the Football) sia compatibile con le finalità dei fondi pubblici e se tale scelta non comporti anche un'alterazione del mercato".

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 23 giugno 2021 alle 16:30
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
vedi letture
Print