"Il Mes è un tabù ideologico, appena lo nomini una parte dei 5 stelle va in tilt. Dire sì come 'azionisti' agli strumenti del Mes, ma rifiutarsi di considerarne l'utilizzo quando necessario è un misto di dissociazione mentale e di irresponsabilità politica". Così la senatrice radicale Emma Bonino, in un'intervista a 'La Stampa'.
"L'Italia - aggiunge - ha sottoscritto il capitale del Mes per 125 miliardi su 700, versandone oltre 14. Ma questi soldi dovrebbero servire solo agli altri paesi. Una follia". Li prenderemo questi 37 miliardi europei per la sanità? "Di questo passo mai. Ai ricatti si replica sì o no.

Di Maio sfida Zingaretti, Renzi e Speranza a dire sì. Io li sfido a dire No, a svelare il bluff del M5s. È il momento più propizio. Di Maio farebbe cadere il governo sul Mes, prima che arrivino i fondi del Recovery, per risparmiare centinaia di milioni di euro ogni anno e manderebbe tra pochi giorni Conte a Bruxelles dimissionario? Questo bluff non reggerebbe".
Intanto, prosegue Bonino, "Polonia e Ungheria hanno più da perdere che da guadagnare dal braccio di ferro con Bruxelles. Il Recovery Fund potrebbe partire in versione 'intergovernativa', anziché 'comunitaria' e questo li escluderebbe. La loro economia è interamente dipendente dagli investimenti privati e dai finanziamenti pubblici europei".
Sulla proposta di Sassoli di cancellare il debito per Covid, Bonino commenta: "E' impossibile, visto che la gran parte dei creditori sono banche e famiglie italiane e a non pagare i debiti passati si perdono anche i creditori futuri. E perché dà l'idea che il debito sia una 'cosa di carta', che si può far sparire con qualche illusionismo finanziario...".

Sezione: Politica italiana / Data: Sab 28 novembre 2020 alle 13:15
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
vedi letture
Print