"L'allarme Covid non può ritenersi concluso, ma la proroga dello stato di emergenza, che il Governo si accinge a deliberare, non serve affatto a prevenire e a gestire in modo più efficiente la pandemia, ma piuttosto a prorogare il 'governo via Dpcm' e a continuare ad aggirare il controllo parlamentare su norme limitative di diritti e libertà costituzionali". Lo dichiarano la senatrice Emma Bonino e il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova. "L'Italia, di fronte al rischio di una nuova emergenza, è tuttora priva di un sistema in grado di realizzare test di massa, di tracciare i contatti dei contagiati e di isolarli per contenere la diffusione del virus. È evidente il ritardo e la confusione sulla riapertura delle scuole e l'assenza di controlli sulle regole del distanziamento personale e sull'utilizzo dei dispositivi di protezione.

Lo stato di emergenza, che è tuttora in vigore - sottolineano Bonino e Della Vedova - non è dunque una garanzia né necessaria, né sufficiente per realizzare interventi tempestivi e efficaci contro la pandemia. Dunque, dal 1 agosto per noi il problema rimane di capire non solo di quali strumenti emergenziali il governo disponga (l'ordinamento ne prevede svariati e la dichiarazione di stato di emergenza è solo uno di questi) ma quali interventi concretamente sia in grado di assicurare in campo sanitario e extra-sanitario, e quale potere di indirizzo e controllo sarà consentito alle camere, a vantaggio tanto della loro trasparenza, quanto della loro efficienza. Un voto, come quello che l'esecutivo sembra auspicare, di semplice proroga dell'emergenza e di 'delega in bianco' al Presidente del Consiglio - concludono gli esponenti di Più Europa - non soddisfa queste condizioni".

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 27 luglio 2020 alle 13:00
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
vedi letture
Print