"Stimo la persona e credo anch’io che sia l’uomo giusto, ma avrei dato un’altra possibilità a Giuseppe Conte. Se è vero che qualche carenza c’è stata, è indubitabile che contro di lui si è scatenata la guerra. E mi incuriosisce il fatto che Matteo Renzi oggi riesca a dire, abbastanza impunemente, di aver aperto la strada a Draghi. Lui l’ha chiusa a Conte. Il suo obiettivo era Conte. Stop. E per raggiungerlo ha fatto rischiare l’osso del collo all’Italia. Ma ora la stampa ha un atteggiamento molto sussiegoso con lui, permettendogli di affermare verità che sanno di bugia".

Così, l’ex dem Rosy Bindi, oggi su Il Fatto Quotidiano.

E sul Partito Democratico, dice: "Ho contribuito a fondarlo, ma non è venuto su come si sperava. Non ha identità, vitalità, carattere, presenza. Bisogna avere l’umiltà di ammetterlo. Di tracciare un punto e dire: ricominciamo daccapo - sottolinea. C’è bisogno di trovare nella società nuove idee e nuove persone, raccogliere la spinta che ora sembra mancare" conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Ven 12 febbraio 2021 alle 11:50
Autore: Simone Gioia
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