"Ridare centralità al Parlamento, sia nella modifica delle intese sia nella determinazione dei LEP. È questo il filo conduttore dei trentasette emendamenti presentati al testo per scongiurare che la riforma aumenti i divari e renda il Paese ancor più frammentato. Nessun fine ostruzionistico, ma solo contributi di merito basati sull'ascolto delle numerose audizioni che hanno chiesto al governo un netto cambio di rotta sull'autonomia".

Così la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, capogruppo in Commissione Affari Costituzionali, presenta gli emendamenti di Italia Viva al ddl Calderoli

"Per rendere equilibrato quello che è, di fatto, un trasferimento di funzioni, è indispensabile dare alle Camere la possibilità di decidere concretamente cosa e come trasferire. Gli emendamenti sono volti a consentire al Parlamento di modificare contenuti della legge che recepisce l'intesa, obbligare il Governo a recepire le modifiche, introducendo un vaglio di ammissibilità delle Camere sulla differenziazione. Un principio analogo guida l'idea di una procedura rafforzata per le materie sensibili, come energia, sanità, istruzione, commercio con l'estero, sviluppo infrastrutturale, con pareri obbligatori del Consiglio di Stato, Corte dei conti, CNEL, Banca d'Italia UPB. Il parere del Parlamento – spiega - sarà vincolante anche sugli schemi di determinazione dei LEP, che dovranno essere aggiornati e monitorati dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio che trasmetterà il resoconto alle Camere che potranno deliberare l'eventuale revoca dell'intesa. Allo stesso modo, si affida alla Corte dei Conti dei Conti e all'Upb il monitoraggio dei conti in modo da evitare pericolosi sfasamenti nella spesa delle regioni rispetto al bilancio statale. Infine la cessazione unilaterale della differenziazione potrà essere messa in atto non solo in caso di mancato rispetto dei LEP, ma anche di norme internazionali o comunitarie, di pericolo grave per la sicurezza pubblica, oltre che in tutti i casi in cui vi sia la necessità di tutelare l'unità giuridica o economica dello Stato, la coesione e la solidarietà sociale", conclude.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 16 aprile 2024 alle 20:50
Autore: Redazione PN
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