"È sconcertante constatare che la Premier Meloni continua a opporsi a misure di sostenibilità ambientale, come la direttiva per l'efficientamento energetico degli edifici o il regolamento sulle emissioni di anidride carbonica delle auto, tirando in ballo una presunta protezione dei cittadini e delle imprese. Qualcuno le dica che le maggiori case automobilistiche europee e mondiali hanno già annunciato il passaggio all'elettrico a partire dal 2030, cinque anni prima di quanto previsto dall'Europa!”



Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, che prosegue: “Meloni sostiene l'utilizzo di carburanti sintetici ma sembra ignorare che questi costano circa 20 euro al litro e, come sosteneva persino l’ex Ministro Cingolani, diventerebbero competitivi solo grazie a ingenti incentivi di stato. I biocarburanti da lei promossi, inoltre, non sono una soluzione sostenibile, in quanto porterebbero alla sottrazione di milioni di ettari di terreno per la produzione alimentare, oltre a esporci a nuove forme di colonialismo, come quella lanciata da ENI in Congo”.

La battaglia di Giorgia Meloni e della sua maggioranza contro l’elettrico non fa altro che favorire la strategia dell'ENI, che punta a mantenere la nostra dipendenza dalle fonti fossili. Invece, con l'adozione di veicoli elettrici e l'efficientamento energetico degli edifici, potremmo creare nuovi posti di lavoro, con un incremento del 6% nell'occupazione, e affrontare, riducendolo sensibilmente,  il dramma sanitario causato dall'inquinamento atmosferico, responsabile di 52.000 decessi all'anno secondo l'Agenzia Europea per l'Ambiente. Invito quindi la Presidente del Consiglio, che si considera tanto pragmatica, a rivedere la sua posizione e a sostenere politiche ambientali che favoriscano la transizione verso un'economia verde e sostenibile, in linea con gli obiettivi dell'Unione Europea e per il bene dei cittadini e delle imprese italiane," conclude Bonelli.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 21 marzo 2023 alle 19:40
Autore: Redazione Centrale
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