“Né io né i miei i coimputati, né nessuno degli organizzatori della manifestazione del 9 ottobre aveva intenzione di ‘assaltare’, uso il termine usato dei media, la Cgil”. Lo si legge nella lettera che Giuliano Castellino ha inviato all’agenzia Adnkronos dal carcere di Poggioreale, dove è detenuto dopo gli scontri di Roma.

“Io non ho messo piede dentro la Cgil - scrive il leade romano di Forza Nuova - il nostro intento era assediare, cioè arrivare fin sotto il palazzo e là fuori, non dentro, chiamare Landini e con lui aprire un dialogo politico sul green pass. A Landini volevo chiedere di proclamare lo sciopero generale a difesa dei lavoratori. Questa posizione dimostra che non era nostra intenzione entrare dentro il palazzo. Noi volevamo solo entrare dentro al cortile: Io sono entrato solo nel cortile, arrivando fin sotto le scale, senza mai entrare dentro”.

In merito ai danni riportati dalla sede sindacale, Castellino minimizza: “Credo al massimo sia stata danneggiata parte dell’entrata della Cgil, non certo devastata. Ma questo sarà dimostrato nelle sedi opportune, i tribunali. Infine credo che, finito il tribunale mediatico, sarà più semplice ristabilire verità politiche, giudiziarie e responsabilità penali che sono sempre personali”. Riguardo all'ipotesi di scioglimento di Forza Nuova “sono 12 giorni che media e televisioni ci stanno tritando. Una cattiveria ingiustificata, immotivata e a dir poco faziosa”.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 25 ottobre 2021 alle 19:30
Autore: Redazione Centrale
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