"Abbiamo fatto un dossier consegnato al presidente Draghi al secondo colloquio di consultazioni che avemmo con lui a febbraio. Per questo riteniamo di aver avuto un ruolo nella sostituzione del commissario Arcuri, che fu uno dei primissimi atti del presidente Draghi. Per diversi mesi siamo stati insultati e derisi per aver chiesto chiarezza e trasparenza sui miliardi di euro degli italiani utilizzati in maniera opaca. Oggi mi aspetto le scuse di tutti quanti perché evidentemente non avevamo torto. Questa miopia oggi la trovo in alcuni quotidiani dove nel titolo ritrovo il mio nome...". Lo ha detto Giorgia Meloni in conferenza stampa dal quartier generale di Fratelli d'Italia a Roma, smentendo le notizie riportate dalla stampa che la vedeva menzionata nell’interrogatorio di Domenico Arcuri, indagato per lo scandalo mascherine.

"Ieri Arcuri viene ascoltato dalla Procura e oggi ritrovo il mio nome in almeno due titoli e in tre articoli di giornale che riguardano questo interrogatorio", ha detto la leader di Fdi, citando "Il Domani" e "Repubblica". "Mi sono stufata di questo modo di fare giornalismo. Il famoso amico della Meloni con cui titola "Repubblica" è il presidente di Confartigianato-Moda che mi ha contattato a marzo 2020 per dire: 'Noi ci vogliamo mettere a disposizione, come facciamo per dare una mano?’. Io chiamo Arcuri e gli dico che c’è questa richiesta, che cosa devo rispondere? Arcuri mi fornisce una mail. E rispondo con un sms - ha detto l'ex ministra mostrando il suo telefono alle telecamere - al presidente di Confartigianato Fabio Pietrella: "Manda una mail al collaboratore di Arcuri, dove scrivo che loro sono gli unici che se ne occupano, altro io non posso fare".

Meloni ha poi continuato stizzita: "Vale la pena sapere che durante la pandemia altre persone mi hanno cercato e io gli ho dato la stessa identica risposta, che potete tranquillamente trovare sul mio cellulare, che io posso mettere a vostra disposizione. Bastava che "Il Domani" e "Repubblica" mi facessero una chiamata... Ma evidentemente nell’informazione di regime questo non è previsto. Vi faccio leggere le mie chat quando volete. Da questo ad arrivare a dire che io ho raccomandato terzi o degli amici ce ne passa...Intanto, io domani deposito una querela per diffamazione ai danni de "Il Domani". Non mi pare che sia quello che ha detto Arcuri, perché altrimenti anche lui avrà una querela per diffamazione, in questo caso per calunnia. Io sono stanca di questo modo bizzarre di fare giornalismo e di ritrovarmi sui titoli dei giornali così".

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 19 ottobre 2021 alle 18:40
Autore: Redazione Centrale
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