"55 secondi che hanno sconvolto tante vite e la storia della nostra regione. 45 anni dopo ricordiamo quel sisma, le tante persone (quasi mille) che persero la vita e quelle che rimasero senza un tetto (circa 100 mila). E lo facciamo in un momento storico analogamente particolare: la nostra regione ha superato le 3000 vittime dall’inizio della pandemia e tutta Italia si trova nel mezzo di una crisi economica, psicologica e sociale. Ci vorranno forse anni per attenuare le conseguenze di questa crisi, ma di una cosa sono certo: i friulani, quando sono chiamati a reagire, rispondono sempre presente. È successo così anche all’alba del terremoto del 6 maggio 1976, quando i friulani - che avevano perso tutto nel giro di neanche un minuto - si erano già messi in moto seguendo il principio ‘fasin di bessôi’. Il sisma portò via con sé anche 5 mila posti di lavoro, costringendo una piccola regione rurale e sottosviluppata del Nord-Est a reinventarsi, divenendo una costellazione di piccole e medie imprese, cambiando marcia per ripartire più forte di prima”. Lo dichiara in una nota il deputato di Forza Italia Guido Germano Pettarin.

“Il ‘facciamo da soli’ - aggiunge - non era solo uno slogan, ma uno stato d’animo e un progetto politico: un sentimento di orgoglio che animava i cuori degli abitanti di una regione spesso trascurata e marginale, con un’autonomia sudata nel corso della storia, una voglia di rivalsa, per dimostrare a tutta l’Italia e al mondo che dopo una disgrazia, se c’è la volontà di farlo, ci si può rialzare. E non è un caso che ancora oggi si parli di “Modello Friuli”, un modello nel quale non è lo Stato l’artefice di tutto, ma sono i cittadini i primi motori della ricostruzione. Una partecipazione collettiva, una spinta dal basso per rinascere dalle macerie. Come durante e dopo il terremoto, in questi giorni, settimane, mesi, stiamo vivendo un periodo con troppe perdite, tanta paura e tanta incertezza per quello che ci riserverà il futuro. I Friulani e il Friuli sono chiamati di nuovo a rimboccarsi le maniche e a rialzarsi, con la consapevolezza però di essere in grado di farlo. E allora sì che tutto tornerà come prima, ma tutto sarà un po’ diverso".

Sezione: Politica italiana / Data: Gio 06 maggio 2021 alle 13:25
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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