“La direttiva sulla prestazione energetica degli edifici deve essere rivista per non compromettere il rilancio dell’edilizia europea e della sua filiera, che hanno sofferto molto per pandemia, crisi delle materie prime e per gli effetti della guerra. Chiediamo all’Ue un rinvio di 3-5 anni delle scadenze per gli standard energetici dei nuovi edifici e per il miglioramento di quelli esistenti, con l’obiettivo di dare alle imprese e ai proprietari un tempo congruo per adattare il patrimonio edilizio. La Commissione europea deve tenere conto anche del patrimonio edilizio esistente, spesso molto inefficiente in termini energetici, e delle piccole e medie imprese che operano nel settore costruzioni, che in questa fase difficile non possono sostenere nuovi oneri burocratici o costi vivi. Se vogliamo veramente decarbonizzare gli edifici sostenendo il settore edilizio abbiamo bisogno di una normativa che offra scadenze temporali gestibili e in linea col mercato, eviti di imporre oneri o di centralizzare quando non necessario, sia capace di dare un quadro legislativo chiaro e non vada a impattare, con costi extra, su famiglie e imprese già in difficoltà”.

Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, intervenuta oggi durante i lavori della Commissione Industria del Parlamento Europeo, dedicati all’esame della direttiva sulla prestazione energetica degli edifici.

Sezione: Politica italiana / Data: Lun 27 giugno 2022 alle 18:00
Autore: Redazione PN
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