"Ci sono ancora troppe lacune nei controlli della spesa dell’Unione Europea per la coesione e l’agricoltura: la Commissione combatta il fenomeno delle “porte girevoli”». Così Gianantonio Da Re, europarlamentare trevigiano della Lega e membro del gruppo Identità e Democrazia. Lo dice la Corte dei Conti europea nel suo recente rapporto “Conflitto di interessi nella spesa dell’Ue per la coesione e l’agricoltura”: "Il fenomeno è ancora sottovalutato, ma quello delle “porte girevoli” è un fatto: un membro del personale Ue si sposta da ruoli di funzionario pubblico a posizioni nel settore privato, e proprio nello stesso ambito. Questo comporta un grave rischio intrinseco di conflitto di interessi e, in aggiunta, mina la trasparenza e l’integrità delle Istituzioni europee». Con una interrogazione alla Commissione, Gianantonio Da Re solleva il caso dei possibili conflitti di interesse nella spesa dell’UE per la coesione e l’agricoltura, dove - nonostante il quadro normativo chiaro - sussistono ancora numerose lacune per rilevare, risolvere e segnalare i suddetti conflitti.

«Il metodo più ampiamente utilizzato per scongiurare e gestire tali situazioni è l’autodichiarazione, ma non può essere sufficiente - commenta ancora l’eurodeputato - . La Commissione deve adottare misure adeguate per scongiurare il fenomeno e darsi da fare per individuare i casi sospetti. Va ricordato che in base alla normativa dell’Unione Europea, chiunque partecipi alla gestione dei fondi dell’UE (anche a livello nazionale) non deve trovarsi in una situazione di conflitto di interessi come conseguenza di affinità politica o nazionale, interesse economico o qualsiasi altro interesse personale diretto o indiretto".

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 21 marzo 2023 alle 20:40
Autore: Redazione PN
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