Il tema dei trasporti sarà “sicuramente uno degli elementi di confronto con il governo. Oltre a confrontarci coi ministri Speranza e Gelmini, oggi sono invitati all’incontro, non a caso, il ministro delle Infrastrutture Giovannini e il ministro dell’Istruzione Bianchi. È evidente che dovremo discutere di questo”. Così a Start, su Sky TG24, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

“Noi – ha proseguito - abbiamo incrementato di oltre 400 corse quotidiane, a supporto della scuola in particolare, abbiamo messo in campo più di 100 mezzi in più, utilizzando agli accordi con le aziende private. Sono particolarmente orgoglioso del fatto che, quando i Nas in tutta Italia sono andati a verificare se nei mezzi pubblici esistessero tracce del virus, nella nostra regione non sono state trovate, ma dico con altrettanta consapevolezza e un pizzico di umiltà che non è semplice risolvere il tema nelle grandi metropoli, dove c’è un trasporto di massa”.

“Nella Regione Abruzzo il personale scolastico è stata una delle priorità e siamo una delle regioni in stato più avanzato per quella categoria. Purtroppo avevo chiesto più volte di vaccinare anche i diciottenni, invece di procedere soltanto con gli anziani, perché abbiamo sempre riscontrato una stretta relazione tra riapertura delle scuole e aumento della circolazione virale”. 

“Vogliamo sperare – ha aggiunto -, insieme alle preoccupazioni, che l’avanzato grado di vaccinazione della popolazione più fragile, insieme a quello del personale delle scuole, possa aiutare a contenere questo pericolo di rialzo della circolazione virale”.

“Penso che sia assolutamente ragionevole, se consente di cenare all’aperto la sera, soprattutto nel sud dove ci si avvicina a giornate in cui il sole e la luce arrivano fino a tardi, rientra nella normalità”. 

“Alle 13.30 il presidente Fedriga ha convocato una pre-riunione – ha spiegato -, per arrivare alle 17, quando ci confronteremo con il Governo, con una posizione unitaria. Novanta volte su cento le Regioni sono state capaci di trovare posizioni unitarie nei confronti di qualunque governo, a prescindere dalle colorazioni politiche”.

“Nel nostro piano abbiamo stabilito che entro il 30 settembre avremo completato la vaccinazione di tutti gli abruzzesi. In questi giorni stiamo completando la fascia degli ultraottantenni, abbiamo aperto alla fascia degli ultrasettantenni e sono iniziate oggi le prenotazioni per la fascia 60-70.

“La nostra capacità di vaccinare – ha detto - è direttamente proporzionale al numero di vaccini che ci vengono distribuiti. Non teniamo scorte nei frigoriferi che non siano indispensabili. Ieri abbiamo inaugurato un centro vaccinale nell’università di Teramo che è in grado di fare 3000 vaccini al giorno. Ne facciamo circa 800 perché non ne abbiamo di più. Se ne avessimo di più saremmo in grado di correre più velocemente e arrivare prima all’obiettivo”.

“La proposta è stata fatta ed è inevitabile che si discuta su come applicarla. Sono un po' perplesso sull'inventare un nuovo documento o un nuovo certificato e nuova burocrazia. Penso che una persona vaccinata o che si è fatta il tampone entro le 48 ore ha già un certificato che lo testimonia e sarebbe sufficiente esibirlo”. 

“Bisogna solo decidere – ha proseguito - se limitare la libertà delle persone non ancora vaccinate, o che non possono o vogliono farlo, rispetto alla generalità della popolazione. È un problema molto complesso che tocca anche i diritti costituzionali”.

Sezione: Politica italiana / Data: Mar 20 aprile 2021 alle 14:00
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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