“E’ forte la preoccupazione per l’attacco alla Legge 194, che vide la luce 46 anni fa. Le libertà di scelta e il diritto all’autodeterminazione delle donne minacciano più di ogni altra cosa il nazionalismo che gonfia le sue vele nere sull’Europa. Una visione regressiva, che vede nell’autonomia riproduttiva delle donne una minaccia per la Nazione. Per questo, tutte le libertà femminili, economica, riproduttiva, sessuale, affettiva, non sono una conquista che possiamo dare per scontata in Italia come in Europa. Non bisogna abbassare la guardia, le conquiste vanno rivendicate e riconosciute a tutte su tutti i livelli. Oggi più che mai va difesa la Legge 194, che sempre più viene svuotata dall’interno e minata su più fronti con una strategia latente e silenziosa, a volte anche insidiosa. Va difeso il diritto all’aborto e vanno coinvolti pienamente gli uomini in questa battaglia. Abbiamo bisogno di un Paese e di un’Europa che garantiscano l’accesso all’aborto sicuro e rendano ovunque esigibile il diritto di scelta. La salute riproduttiva non può essere un lusso, non è accettabile che ci siano realtà in Italia in cui il ricorso all’IVG è reso impossibile a causa dell’altissima percentuale di obiettori di coscienza. 46 anni di 194 hanno portato a una drastica riduzione del ricorso all’aborto e all’azzeramento delle morti di donne a causa degli aborti. Difendiamo un’ottima legge, difendiamo il diritto all’aborto, l’autodeterminazione femminile, la possibilità di scegliere sul proprio corpo. Nessuno, men che mai lo Stato, può arrogarsi questo diritto”.

Così in una nota Marwa Mahmoud, segreteria nazionale del PD.

Sezione: Politica italiana / Data: Mer 22 maggio 2024 alle 23:00
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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