La Cina si sta avviando verso un periodo di crescita più lenta, ma la protezione delle sue industrie e la minore accoglienza garantita verso aziende estere possono danneggiare il mercato europeo. A dirlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenuta alla Conferenza europea sulla Cina, a Berlino. “Gli squilibri economici in Cina hanno un’enorme importanza per noi oggi. Nel 2022, il surplus commerciale della Cina con l’Ue è stato il più alto della storia, appena inferiore a 400 miliardi di euro e l’attuale surplus commerciale globale è il più grande che un paese abbia mai avuto nella storia. Questo è il risultato intenzionale delle politiche cinesi”, ha detto von der Leyen. “La politica industriale cinese oggi non sta solo creando operatori industriali molto più competitivi”, ha aggiunto spiegando che la sovrapproduzione delle industrie cinesi, garantita dalle sovvenzioni statali di Pechino, “possono minare la nostra base industriale”.

 Inoltre, ha proseguito von der Leyen, “la Cina è diventata meno accogliente nei confronti delle imprese straniere. Il 30 per cento di queste riferisce di aver subito una diminuzione dei ricavi su base annua e quasi due terzi prevedono che le loro difficoltà aumenteranno nel prossimo anno. L’imperativo della sicurezza e del controllo dell’economia ha sempre più la meglio sulla logica del libero mercato e del commercio aperto”.  Per la Presidente della Commissione Ue, “queste tendenze interne alla Cina si accompagnano a una posizione più assertiva all’estero, anche qui in Europa. La Cina ha fatto sempre più ricorso alla coercizione commerciale, al boicottaggio dei beni europei e al controllo delle esportazioni di materie prime essenziali. Basti pensare alla recente preparazione di potenziali restrizioni all’esportazione di gallio e germanio, essenziali per beni come i semiconduttori e il fotovoltaico. Questo dimostra che, pur non volendo sganciarci dalla Cina, abbiamo bisogno di ridurre il rischio di alcune parti del nostro rapporto”, ha concluso. 

Sezione: Politica estera / Data: Gio 16 novembre 2023 alle 17:20
Autore: Tommaso Di Caprio
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