Von den Leyen: "Giusta un’unica strategia di vaccinazione in UE ma dobbiamo migliorare la distribuzione"

“Prima di tutto penso sia stato giusto far fronte comune come un’unica Europa nella nostra strategia di vaccinazione. Immaginate cosa sarebbe accaduto se solamente alcuni Paesi dell’Unione avessero avuto accesso ai vaccini mentre gli altri no. Sarebbe stato un disastro per il mercato unico e una reale minaccia all’unità dell’Ue. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen in un’intervista a Sky TG24. “Se c’è qualcosa in cui possiamo migliorare  - ha detto ancora - è che inizialmente ci siamo concentrati molto sullo sviluppo di un vaccino, giustamente. E’ stata una grande conquista scientifica, ma ora vediamo che l’aumento progressivo della produzione di massa rappresenta una grande sfida. Quindi – ha spiegato -  bisogna creare una catena di distribuzione stabile, di sufficienti componenti per poter produrre  milioni di vaccini. Qui il sostegno per il settore è necessario al raggiungimento del nostro obiettivo. E poi c’è un secondo punto che potremmo migliorare e risiede nel processo di autorizzazione. Ritengo che avessimo pienamente ragione a richiedere un processo di esame, perché i cittadini devono sapere per certo che i vaccini non sono solo efficaci ma anche sicuri per la salute. Tuttavia possiamo velocizzare i tempi del processo di autorizzazione”.

Lanciando un messaggio al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, Von der Leyen ha ribadito: “Sono notevoli i risultati raggiunti dall’Italia. Considerati tutti i numeri dell’Unione Europea, dopo sei settimane di vaccinazione ormai, abbiamo consegnato 26 milioni di dosi di vaccini. Il 4% della popolazione europea è vaccinata. L’Italia è un buon esempio di come procedere. Confidiamo che l’Italia continui così”. E sul fronte comunitario, ha concluso: “Il nostro obiettivo è di aver vaccinato entro la fine dell’estate il 70% della popolazione adulta dell’Ue. e considerate le mutazioni e le variazioni, tenerci pronti con misure di cautela aggiuntive come ad esempio un vaccino adattato in modo da essere al sicuro per il prossimo inverno e oltre”