L'Argentina ha reso noto di non aver voluto firmare una Dichiarazione sul Venezuela del Gruppo di Lima, di cui è membro, "non condividendo i riferimenti su un presunto vincolo della crisi esistente in Venezuela con la sicurezza e la stabilità della regione". Il ministero degli Esteri argentino, Felipe Solà, ha precisato in un comunicato di non condividere neppure la proposta del Gruppo di Lima di inviare alla Corte penale internazionale (Cpi), come prova, i risultati di un recente rapporto di esperti dell'Onu sulle violazioni dei diritti umani in Venezuela: "Ammettere una simile iniziativa - ha sostenuto Buenos Aires - è pericoloso, perché genererebbe un precedente dalle conseguenze imprevedibili per l'America latina ed i Caraibi. Inaccettabile per l'Argentina è anche il fatto che la Dichiarazione esprime appoggio ad un presunto capo dello Stato (il riferimento è a Juan Guaidò, ndr.) che non è riconosciuto dal governo argentino e che non ha mai avuto il controllo del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela". All'inizio di ottobre, invece, l'Argentina aveva votato insieme ai membri del Gruppo di Lima, nell'ambito del Consiglio dei diritti umani dell'Onu, l'approvazione di un rapporto di tre esperti contenente gravi accuse di violazioni di cui si sarebbe reso responsabile il governo del presidente Nicolás Maduro.

Sezione: Politica estera / Data: Mer 14 ottobre 2020 alle 13:20 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
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