L’ex-presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, torna a parlare dopo molto tempo. Ha rilasciato una rara dichiarazione pubblica sulle proteste seguite alla morte di George Floyd, per mano della polizia di Minneapolis, tenendo un profilo molto basso. Bush si è limitato laconicamente a dire: "Questo non è il momento per noi di tenere una conferenza. È tempo per noi di ascoltare". L’ex-inquilino della Casa Bianca ha ammesso che sia lui sia l’ex-first lady, Laura Bush, sono rimasti angosciati da questo omicidio e disturbati dall’ingiustizia e dalla paura. “Eppure abbiamo resistito alla tentazione di parlare, perché non è il momento. “È tempo per l’America di esaminare i propri tragici fallimenti”, conclude la dichiarazione.

Come ormai è noto, l’uccisione di Floyd è stata documentata da video che sono diventati virali, uno di questi mostra come l’agente di polizia di Minneapolis, identificato come Derek Chauvin, ha bloccato l’uomo di colore a terra nel giorno del Memorial Day (25 Maggio 2020), dopo averlo arrestato fuori da un minimarket per presunto utilizzo di una banconota da $ 20 contraffatta. Mentre il suo ginocchio era sul collo di Floyd per quasi 10 minuti, si poteva sentire la vittima dire: "Non riesco a respirare". Chauvin è stato accusato di omicidio di terzo grado. Tutti e quattro i funzionari coinvolti sono stati licenziati e sono in corso indagini.

Sezione: Politica estera / Data: Mer 03 giugno 2020 alle 23:15 / Fonte: ABC News Politics
Autore: Roberto Tortora
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