“Energia, economia, regolamentazione immigrazione: sono le tre priorità su cui si devono concentrare le istituzioni Ue nei prossimi decenni. Bene che nell’ultimo Consiglio europeo si siano poste le basi per un prossimo incontro sui temi della sicurezza e dell’immigrazione, con la speranza che nel 2023 ci sia un approccio differente rispetto al passato, concentrandosi su riduzione partenze e protezione frontiere esterne. Sull’energia, serve lavorare in maniera più concreta su due direttrici: l’autonomia energetica; la valutazione di una transizione verde pragmatica e non ideologica. Le misure contro la Russia sono state piuttosto efficienti, ma i prodotti energetici russi, aggirando le sanzioni, continuano ad arrivare anche in Europa: serve uno sforzo maggiore. Sull’economia, l’outlook presentato a Davos non è molto positivo per l’Europa, anche se le condizioni sembrano meno peggio di quanto temuto. Bene la revisione degli aiuti di stato, ma non dobbiamo preoccuparci solo della competitività con paesi al di fuori dell'Ue, dobbiamo preservare la competitività dentro al continente e l'integrità del mercato unico, il più grande successo dell'integrazione europea. I dati sono preoccupanti sugli aiuti di stato: nell'ultimo anno, delle centinaia di miliardi di schemi approvati dalla commissione, l'80% ha riguardato le due più grandi economie dell'Europa e più del 50% la più grande. Così il mercato interno è in pericolo. Ci aspettiamo azioni concrete e su questo giudicheremo anche l'azione delle istituzioni Ue nel 2023”.

Così Marco Zanni, europarlamentare della Lega, presidente del gruppo Id, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.

Sezione: Politica estera / Data: Gio 19 gennaio 2023 alle 17:30
Autore: Redazione PN
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