"Gli esperti mi spiegarono all’inizio del conflitto che Putin aveva mandato meno di 200 mila uomini, mentre per un territorio come l’Ucraina ne sarebbero serviti almeno 400 mila. E dissero che dopo un assaggio sarebbe tornato indietro. E invece… Ha fatto tre errori di valutazione. Oltre ai soldati, pensava che gli ucraini lo abbracciassero e che l’Ovest non avrebbe reagito. Si è sbagliato su tutta la linea. E ora la via d’uscita diventa più difficile".

Sono le parole di Romano Prodi, ex premier ed ex presidente della Commissione Europea, intervistato oggi sulle colonne del Corriere della Sera.

"A me pare che Russia e Cina siano alla stessa distanza del primo giorno di guerra. La Cina ha sempre parlato e ancora parla di amicizia imperitura, ma di confini intangibili. E le due cose non sono facilmente conciliabili. Comunque la Cina non sembra avere nessun vantaggio da questa guerra iniziata da Putin - spiega Prodi. Se Pechino fornirà armi a Mosca, allora le cose cambieranno. Ma finora mi pare non sia stata inviata nemmeno una pallottola. La visita di Wang Yi mi sembra che si inquadri più sullo sfondo delle tensioni tra Cina e Stati Uniti, che già esistevano e si sono esacerbate - aggiunge.

Poi, sugli Stati Uniti: "Dovrebbero avere interesse a un’Europa unita. Ma non vorrei che premessero sull’Europa orientale e le sue nove nazioni perché i restanti 18 membri capiscano come va declinata l’alleanza atlantica. D’altronde, questo è possibile perché manca una politica estera e di difesa comune all’Ue. Gli Usa sembrano scommettere su un gruppo minoritario, ma coeso soprattutto nell’ostilità alla Russia. In questi anni, le difficoltà delle istituzioni europee hanno fatto emergere queste differenze. Chiediamoci perché gli Stati Uniti privilegino l’alleanza con i Paesi est-europei; perché Joe Biden sia andato a Varsavia ma non a Bruxelles. Se quella di dividere i nove Paesi orientali dall’Europa dei fondatori è una strategia, si porranno presto scelte drammatiche anche per il nostro governo" conclude.

Sezione: Politica estera / Data: Ven 24 febbraio 2023 alle 10:40
Autore: Simone Gioia
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