La Russia apprezza gli sforzi dei Paesi della ‘maggioranza globale’ per promuovere una soluzione politica e diplomatica alla crisi ucraina e giudica molto responsabile l’approccio del Vaticano. Lo ha affermato l’ambasciatore russo in Italia, Aleksej Paramonov, in un’intervista esclusiva rilasciata ad “Agenzia Nova” in cui il diplomatico affronta diversi temi, dal conflitto in Ucraina allo stato dei rapporti fra Italia e Federazione Russa.

“Cina, Brasile e alcuni Stati africani hanno già dimostrato una profonda comprensione delle cause principali del conflitto ucraino, del suo significato geopolitico e della necessità di tenere in considerazione gli interessi della Russia. Le loro proposte contengono molte disposizioni razionali che Mosca sostiene. Tra queste il rispetto del diritto internazionale, il rifiuto della mentalità da ‘guerra fredda’ e la condanna delle sanzioni unilaterali. Lo fanno con sincerità e nel proprio interesse, perché devono confrontarsi periodicamente con il caos dei processi globali causato dalle politiche occidentali e dalle conseguenze dei metodi ‘da cowboy’ adottati dagli Stati Uniti nei confronti dei Paesi del Sud globale”, ha affermato l’ambasciatore.

“Il Vaticano ha sempre adottato un approccio molto responsabile per superare la crisi ucraina. E, come possiamo vedere, continua a farlo. Il suo impegno - ha proseguito il diplomatico russo - culminato nella missione di mediazione del presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Matteo Zuppi, è stato molto apprezzato in diverse capitali mondiali, tra cui Mosca, Washington e Pechino, oltre che in una buona metà dei Paesi della ‘maggioranza globale’ che, come sappiamo, ospitano centinaia di milioni di cattolici. Non vorrei parlarne, ma, tuttavia, non si può fare a meno di ricordare l’atteggiamento irrispettoso, negligente e privo di qualsiasi tocco diplomatico che il regime di Kiev ha mostrato nei confronti di questi delicati passi basati sui più profondi principi dell’etica cristiana. Com’è noto uno dei più stretti collaboratori del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, non ha pensato a nulla di meglio che definire lapidariamente Papa Francesco ‘filorusso’ sostenendo che dunque non avrebbe il diritto di assumere il ruolo di mediatore per la risoluzione del conflitto in Ucraina”, ha concluso Paramonov. 

Sezione: Politica estera / Data: Mar 21 novembre 2023 alle 16:10
Autore: Tommaso Di Caprio
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