“Direi che, oggi, il 90% dei Paesi che rappresentano l'economia mondiale hanno concordato per una neutralità climatica. Un anno fa erano soltanto il 30%, dunque, da questo punto di vista, c'è già un risultato positivo. Il secondo risultato positivo, ed era un tema su cui non c’era ancora un punto d’incontro prima della Cop, è che ci siamo messi d'accordo” nel rimanere “sugli 1,5 gradi” per limitare l’innalzamento delle temperature, ed “i Paesi che non hanno fatto abbastanza dovranno aumentare i loro impegni l'anno prossimo, per dimostrare di essere in grado di non superare questi 1,5 gradi: credo che anche questo potrà essere un successo”. Così Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea, ospite di ‘Sky TG24 Live In Courmayeur’, rispondendo alla domanda su che cosa ci portiamo a casa di positivo, alla fine, della Cop 26, e aggiungendo che “sì, avrei avuto ulteriori ambizioni, ma devo dire che su questi punti abbiamo fatto più di quello che tanti si aspettavano prima della Cop” di Glasgow.

“Abbiamo tutti dei danni, tutto il mondo ha dei danni, ma non tutti possono pagare per i danni. Dobbiamo dimostrare che siamo solidali con i Paesi che non sono in grado di pagare, questo è anche stato il pensiero dell'Unione Europea. Su questo punto non eravamo d'accordo con gli americani, li abbiamo spinti su questa questione, ma per essere sicuri di sapere esattamente quali sono i danni, quali sono i rischi, dobbiamo avere un sistema internazionale che possa controllare tutto questo: si chiama ‘sistema Santiago’, e quattro Paesi dell'Unione Europea hanno messo sul tavolo 25 milioni di dollari per assicurare il funzionamento di questo sistema. Adesso, da questa decisione, e  fino alla prossima Cop, saremo in grado di sapere più precisamente quali sono i danni in modo tale che il mondo ricco metta sul tavolo anche il sostegno per il mondo più povero. Credo sia anche questa la dinamica che ci deve condurre verso la Cop di Sharm el-Sheikh”. Così Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea, ospite di ‘Sky TG24 Live In Courmayeur’ rispondendo alla domanda se l’Unione Europea, insieme agli Stati Uniti, si sia messa di traverso rispetto all’aspettativa dei Paesi un pò più poveri, che credono di avere già adesso i danni causati dal cambiamento climatico, di essere ricompensati.

“Ne avremo bisogno, e l'umanità è in grado di inventare nuove cose che possano aiutarci con questa sfida. Ma non possiamo affidarci solamente sulle nuove tecnologie: ne avremo bisogno, ma non sono la sola soluzione. Questo si vede ad esempio per un Paese come l'Australia, che sostiene che avrà la neutralità climatica verso il 2050, che non farà nulla adesso e che aspetterà soltanto le nuove tecnologie: ciò non funzionerà, abbiamo bisogno di misure che dobbiamo prendere oggi, e allo stesso tempo dobbiamo sviluppare le nuove tecnologie di domani”. Così Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea, ospite di ‘Sky TG24 Live In Courmayeur’, rispondendo alla domanda su come valuta, in merito ai compiti a casa da fare per arrivare alla Cop 27 di Sharm el-Sheikh e che comprendono anche la presunzione di nuove tecnologie,  l’appoggiarsi su cose che ancora non esistono.

Sezione: Politica estera / Data: Sab 04 dicembre 2021 alle 16:00
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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