Migliaia di manifestanti anti-governativi, in gran parte giovani, si sono radunati da questa mattina attorno all'università Thammasat di Bangkok, in una protesta che nei programmi durerà fino a domani chiedendo lo scioglimento del Parlamento, una nuova Costituzione e lo stop alla persecuzione politica dei critici del governo e della monarchia. Mentre nell'area continuano ad arrivare manifestanti e con i comizi più attesi previsti in serata, gli organizzatori contano di arrivare a un'affluenza superiore ai 12mila di una simile protesta un mese fa, la più grande dal colpo di stato del 2014. L'attuale premier Prayuth Chan-ocha guidò quel golpe ed è ora alla guida di un governo di coalizione criticato da più parti per la sua inazione di fronte a una grave crisi economica.

La protesta è organizzata da un collettivo di nuovi leader studenteschi che chiede riforme progressiste in un Paese tradizionalmente controllato da un establishment di grandi famiglie e militari sotto l'ombrello protettivo del sovrano, ufficialmente al di sopra della politica. Alcuni dissidenti di rilievo hanno anche chiesto una riforma della monarchia e una maggiore trasparenza nei fondi a disposizione del re Vajiralongkorn, un tema tabù in un Paese con la legge di lesa maestà più severa al mondo.

Sezione: Politica estera / Data: Sab 19 settembre 2020 alle 15:00
Autore: Rosa Doro
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