“Le interruzioni volontarie di gravidanza dovrebbero essere ovunque accessibili e sicure, e questo Parlamento europeo lo ha riconosciuto più volte, definendo l’interferenza nell'accesso all'aborto come una grave violazione dei diritti umani. La legge texana, sospesa da un giudice, depriva le donne della possibilità di decidere in autonomia sulla propria salute riproduttiva e sul proprio corpo. La disposizione più subdola permette persino a privati cittadini di diventare ‘vigilanti’ e denunciare chiunque aiuti o agevoli un aborto, con “taglie” fino a 10 mila dollari e questo dimostra che questa legge non ha nulla a che vedere con la scienza, con l'etica, con la salute o con i diritti, ma con il potere e il controllo dell'autonomia corporea delle donne che si vuole schiacciare ed eliminare.

Questa disposizione limita, peraltro, l’applicazione della legge all’ambito civile, elude quindi il rischio di una dichiarazione di incostituzionalità, ai danni dello stato di diritto, e sta già aprendo, purtroppo, a un triste percorso per altri stati antiabortisti anche nella nostra Europa. Come possiamo stare a guardare in silenzio mentre i governi ultra conservatori di uno dei nostri principali partner ed alleati spogliano le donne dei loro diritti fondamentali? Dobbiamo unirci con forza a tutti coloro che denunciano questo assalto senza precedenti ai diritti riproduttivi e mettere in moto tutti i nostri strumenti diplomatici per fermare l’erosione della libertà e all’autonomia delle donne. Perché di questo si parla: libertà, autonomia e difesa dei diritti umani”, così Fabio Massimo Castaldo, europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo, in un intervento in plenaria.

Sezione: Politica estera / Data: Gio 07 ottobre 2021 alle 20:20
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
vedi letture
Print