“L’affaire Aukus è un campanello d’allarme che purtroppo conferma quello che la Lega sostiene da tempo: mentre le istituzioni Ue si perdono in parole dando vita a eterni e spesso inconcludenti dibattiti sul futuro dell’Europa, altri nel mondo pensano al presente portando avanti alleanze strategiche e azioni concrete. Proprio mentre Bruxelles presentava la sua strategia per l’Indo-Pacifico, 

Stati Uniti, Regno Unito e Australia agivano per conto proprio con un’alleanza in chiave anti-cinese. Quanto avvenuto dimostra che, a dispetto dei facili entusiasmi dell’establishment Ue per l’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca, per la nuova amministrazione americana, che porta avanti una politica estera America first come e più di prima, l’Europa non è più strategicamente rilevante. Questo deve far riflettere chi, a Bruxelles e nelle cancellerie europee, ancora pensa si possa mantenere un atteggiamento di ambigua equidistanza tra Washington e Pechino. Prima ancora di pensare a eserciti o altri progetti, per non essere condannati all’irrilevanza e alla subalternità, l’Ue inizi scegliendo da che parte stare, riaffermando l’atlantismo, schierandosi senza se e senza ma dalla parte delle democrazie e contro i regimi”.

Così in una nota gli europarlamentari Lega Marco Campomenosi (capo delegazione Lega) e i componenti della commissione affari esteri Marco Zanni (presidente gruppo ID), Anna Cinzia Bonfrisco, Susanna Ceccardi.

Sezione: Politica estera / Data: Ven 24 settembre 2021 alle 21:40 / Fonte: cina, sottomarini, lega,
Autore: Redazione PN
vedi letture
Print