In Serbia il nuovo governo sarà pronto per metà ottobre. Lo ha detto oggi la premier uscente Ana Brnabic, secondo la quale la prossima settimana sarà cruciale per le ultime consultazioni e contatti con le varie forze politiche che avrà il presidente Aleksandar Vucic, il cui partito conservatore Sns ha largamente vinto le elezioni del 21 giugno scorso con oltre il 60% dei consensi. Solo altre due forze hanno superato lo sbarramento del 3%, il partito socialista (Sps) del ministro degli esteri Ivica Dacic (intorno al 10%) e il movimento Spas dell'ex campione di pallanuoto Aleksandar Sapic (poco sopra il 3%) L'opposizione radicale aveva boicottato il voto e non ha alcun rappresentante in parlamento, dove per legge dispongono di seggi le varie minoranze nazionali - ungherese, bosniaca, albanese. Nulla è trapelato finora sulle intenzioni di Vucic, se andare a un governo monocolore o a una riedizione della coalizione con i socialisti.

il presidente si è limitato finora a ripetere che nel nuovo esecutivo vi saranno facce nuove e più giovani. I ritardi nella formazione del governo sono legati agli impegni internazionali che la dirigenza di Belgrado ha avuto negli ultimi mesi per il dialogo sul Kosovo (vertici a Washington e a Bruxelles) e per una importante visita di una delegazione americana in Serbia. La premier Brnabic oggi ha ribadito le buone performance del Paese in campo economico e finanziario, con il pil che nonostante le conseguenze della pandemia potrebbe contenere di molto le perdite previste inizialmente.

Sezione: Politica estera / Data: Dom 27 settembre 2020 alle 14:00
Autore: Rosa Doro
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