Il discorso di Putin, con l’appoggio a un referendum farsa e l’annuncio di voler dispiegare ulteriori risorse umane, tradisce la grande debolezza di un leader autoritario che pensava di prendersi indisturbato l’Ucraina. E si trova invece isolato a livello internazionale. E costretto a fronteggiare ancora, dopo mesi, una resistenza civile che non si aspettava. E un’opposizione interna dell’opinione pubblica. Le sue minacce sulle armi nucleari sono gravi. E non vanno sottovalutate, soprattutto perché provengono da una persona che si sente messa all’angolo.

E sono, allo stesso tempo, la dimostrazione che nell’attuale situazione di destabilizzazione mondiale, l’Italia ha ancora bisogno di un esecutivo forte e autorevole. Che dica a voce chiara da che parte sta l’Italia. Ossia dalla parte dell’Europa e della pace. Una linea atlantista che non può certo assicurata dai populisti che dicono No all’invio di armi. Né dalle destre che non hanno mai preso realmente le distanze da Putin”. Lo dichiara Laura Garavini, parlamentare di Italia Viva. 

Sezione: Politica estera / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 12:20
Autore: Veronica Mandalà / Twitter: @very_mandi
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