Ci sono pochissimi leader internazionali che potrebbero guidare “su così tanti fronti con conoscenza, relazioni profonde e attenzione meticolosa ai dettagli. Cameron si trova nel posto giusto al momento giusto”. Con queste parole Nirj Deva, ex membro conservatore del Parlamento europeo e attuale consigliere di fiducia del presidente dello Sri Lanka, Ranil Wickremesinghe, ha accolto la notizia del ritorno in politica dell’ex premier britannico, David Cameron, come ministro degli Esteri del Regno Unito. Come riferisce il quotidiano “Politico”, “la brillante valutazione di Deva non è affatto sorprendente”; tuttavia l’associazione di Cameron con l’ex eurodeputato “solleva ulteriori domande sul suo passato coinvolgimento in progetti di investimento cinesi che potrebbero causare un conflitto con i principali interessi strategici del Regno Unito”. Deva, infatti, è noto per aver costruito forti legami con la Cina, e quest’anno ha svolto un ruolo determinante nel coinvolgere Cameron per raccogliere fondi per il controverso porto costruito dai cinesi nello Sri Lanka, che i critici temono possa eventualmente fungere da avamposto per Pechino.

Intervistato da “Politico”, Deva ha dichiarato: “Non vado in Cina da cinque o sei anni ormai. Ciò che ho fatto è semplicemente stato portare l’Asia nell’Ue. Quando sono diventato eurodeputato ho scoperto che l’Ue era afro-centrica e non aveva alcun collegamento con la parte del mondo in più rapida crescita”. Adesso che Cameron è tornato ad occupare una carica alta del governo del Regno Unito, i parlamentari conservatori scettici nei confronti della Cina lo stanno esortando a chiarire la sua associazione con il progetto nello Sri Lanka e a pubblicare tutte le informazioni riguardo i suoi impegni finanziari con Pechino. “Spero che ci sarà una spiegazione su quali fossero gli impegni del nuovo ministro degli Esteri in Cina prima della sua nuova nomina da parte del governo”, ha detto l’ex leader dei Tory, Duncan Smith, aggiungendo: “Verranno divulgati i dettagli dei suoi contratti, compresi la retribuzione e gli obblighi contrattuali?”. Un portavoce di Cameron ha ribadito che il ministro degli Esteri “non si è impegnato in alcun modo con la Cina o con qualsiasi azienda cinese” in relazione a tale progetto.

Sezione: Politica estera / Data: Gio 16 novembre 2023 alle 16:00
Autore: Tommaso Di Caprio
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