Alexandra-Ocasio Cortez contro i Washington Redskins. Come si sono incrociate le strade della più giovane parlamentare della storia statunitense e la squadra di football NFL? Come riportato da TMZ, il famoso portale americano di gossip, il tutto nasce dall’iniziativa social di solidarietà nei confronti dell’afroamericano George Floyd, assassinato dalla polizia di Minneapolis e di cui ci saranno dei turbolenti funerali proprio domani. I quadrati neri collegati dall’hashtag #BlackoutTuesday si sono moltiplicati a milioni in tutto il mondo per manifestare il diniego all’odio razziale della polizia americana. Tra i tanti, anche i Redskins ne hanno preso parte, ma la Ocasio-Cortez li ha subito pizzicati con un tweet molto eloquente: “Volete davvero difendere la giustizia razziale? Cambiate il vostro nome!”. Quel “redskins” (letteralmente pellerossa) richiama ai nativi americani ed è l’oggetto della polemica. Prima ancora che la Cortez e da anni ormai, si era già attivato un movimento per convincere la squadra di football del Maryland a cambiare nome, ma non c’è stato verso. Con la motivazione che la maggior parte dei nativi americani non troverebbe offensivo quell’appellativo. Smentita, però, da un recente sondaggio condotto dall’Università di Berkeley che ha dimostrato il contrario, cioè che metà tra mille nativi intervistati ha trovato invece sconveniente quel nome. La Ocasio-Cortez ha dato una bella spinta per mantenere vivo l’interesse sulla questione, ma da qui a prevedere un esito che comporti il cambio di denominazione è ancora complicato.

Sezione: Politica estera / Data: Mer 03 giugno 2020 alle 22:00 / Fonte: TMZ
Autore: Roberto Tortora
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