Le autorità di transizione del Niger hanno indetto tre giorni di lutto nazionale dopo che 29 soldati dell’esercito sono stati uccisi in un sospetto attacco jihadista, il più sanguinoso da quando l’esercito ha preso il potere con un colpo di Stato, lo scorso 26 luglio. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa in una nota, l’attacco – avvenuto a nord-ovest di Tabatol, vicino al confine con il Mali – ha coinvolto “ordigni esplosivi improvvisati e veicoli kamikaze da parte di più di un centinaio di terroristi”. Due soldati sono rimasti gravemente feriti e sono state uccise anche “diverse decine di terroristi”.

La violenza nell’area dei “tre confini” tra Niger, Mali e Burkina Faso ha alimentato la violenza che è stata alla basa dei colpi di Stato avvenuti in tutti e tre i Paesi dal 2021. L’Algeria, l’influente vicino del Niger, ha annunciato ieri che la giunta militare di Niamey ha accettato la sua offerta di mediare i colloqui sulla transizione al governo civile. Ore dopo, il ministero degli Esteri del Niger ha dichiarato di aver “indicato la disponibilità delle autorità nigerine a esaminare l’offerta di mediazione dell’Algeria”.

Sezione: Politica estera / Data: Mar 03 ottobre 2023 alle 13:10
Autore: Tommaso Di Caprio
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