“La crisi migratoria richiede un approccio serio ed una cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo. Non può essere tema di mera propaganda elettorale. Nel nostro recente incontro, il portavoce del Governo libico ha espresso la necessità di un intervento strutturale che miri a creare posti di lavoro e migliorare il tenore di vita dei giovani nei Paesi da cui i migranti partono, oltre ad intervenire sulla costa del Maghreb. È chiaro che la Libia non può essere lasciata sola a gestire questa crisi umanitaria. Serve un’azione comune tra Paesi di origine e di transito dei flussi migratori perché le soluzioni emergenziali adottate fino ad ora non hanno dato i risultati sperati.

Chiudere i porti può essere un deterrente, ma i respingimenti sono solo una pezza che si sta rivelando peggiore del buco. La guardia costiera libica, seppur con le sue fragilità, ha dato grande prova di salvare vite in mare. Bisogna proseguire l’azione di formazione e supporto logistico, di concerto con la missione europea EUNAVFOR MED Irini di cui le commissioni Esteri e Difesa al Senato hanno apprezzato il contributo alla stabilità e sicurezza dell’area. Come rappresentante di Coraggio Italia ho stilato un programma serio da portare avanti nella prossima legislatura che permetterà di ridurre se non azzerare gli arrivi illegali”.  Lo dichiara la senatrice Marinella Pacifico (Coraggio Italia), componente Esteri e segretario del Comitato parlamentare Schengen, Europol ed Immigrazione, commentando le notizie afferenti all’aumento di sbarchi dalla Libia sulle coste italiane.

Sezione: Politica estera / Data: Sab 30 luglio 2022 alle 22:00
Autore: Redazione PN
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