La Francia sull'immigrazione "è pronta a fare la sua parte per aiutare l'Italia". Lo dice in un'intervista a La Repubblica il nuovo ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin, che ha scelto Roma per il suo primo viaggio all'estero.
Darmanin ha confermato alla ministra Lamorgese "che la Francia, pur avendo un'attitudine di fermezza di fronte all'immigrazione illegale, prenderà la sua giusta parte nel ricollocamento dei migranti, come ha fatto finora. E soprattutto uniremo la nostra voce a quella dell'Italia per ottenere il contributo degli altri Paesi europei per dare corpo alla solidarietà europea". Secondo il Ministro francese serve "massima fermezza per porre fine all'immigrazione illegale verso l'Ue e unire i nostri sforzi per organizzare i rimpatri di chi è in situazione irregolare". Al tempo stesso, "dobbiamo essere in misura di offrire garanzie sul diritto d'asilo e in questo contesto l'Italia non può essere lasciata sola".

Il Ministro è consapevole che esiste "la tentazione per alcuni di sottoporre l'erogazione dei fondi all'accettazione dei rimpatri", una linea non condivisa dalla Francia.
Con allarme sanitario "la Francia ha istituito dei controlli ai propri confini ma non li ha mai chiusi". Se il suo Paese arrivasse a questa decisione "lo farebbe nell'ambito di un pieno dialogo con i Paesi coinvolti".
Darmanin infine commenta l'indagine per violenza sessuale che lo riguarda e le continue proteste delle femministe in piazza contro di lui: "Sono vittima di calunnie. Ci sono già state tre decisioni della giustizia francese in merito. Ogni volta i magistrati hanno stabilito l'assenza di infrazione".

Sezione: Politica estera / Data: Dom 02 agosto 2020 alle 13:15
Autore: Christian Pravatà / Twitter: @Christianpravat
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