"Servono centri di identificazione in Libia gestiti da organizzazioni internazionali e finanziare Frontex affinché combatta i trafficanti di esseri umani. L'Italia, non può sobbarcarsi da sola l'impegno di fermare l'immigrazione clandestina verso l'Europa come stanno facendo ora i ministri Piantedosi e Salvini". Così l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, nel suo intervento, come relatore ombra, durante la relazione sulla Libia dibattuta in aula a Strasburgo. ”La questione libica è una bomba

a orologeria geopolitica, energetica e migratoria e purtroppo, a innescare quella bomba che ci esplode ora tra le mani, sono state le stesse potenze europee che hanno abbattuto e rovesciato la dittatura di Gheddafi senza avere un piano per ricostruire la Libia dopo. A distanza di molti anni nessun attore internazionale ha ancora un'idea di come risolvere il problema e la comunità internazionale si accontenta, sulla pelle dei libici, di aver cristallizzato una guerra civile".

Ceccardi esorta l'Europa a non dimenticare di impegnarsi tanto sul fronte orientale, quanto su quello Mediterraneo. Russia e Turchia "stanno prendendo il controllo in Libia e purtroppo l'Europa arriva per ultima a capire e risolvere questioni che geopoliticamente sarebbero strategiche per il nostro Continente. Abbiamo già visto in altri contesti come l'immigrazione sia usata come arma di ricatto. Vogliamo permettere che il principale porto di partenza dell'immigrazione illegale verso l'Europa sia controllato da altri? Noi, più di chiunque altro, avremmo bisogno di proteggere il versante meridionale del nostro continente”.

“Fermare i trafficanti sulle spiagge non mette in pericolo nessuno, se non il business dei trafficanti stessi e dei loro protettori a tutti i livelli. Forse è arrivato il momento che tutta la comunità internazionale, e anche l'Europa in primis, vada una buona volta in Libia a sistemare il pasticcio che ha combinato".

Sezione: Politica estera / Data: Mer 23 novembre 2022 alle 17:40
Autore: Redazione PN
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