Nel corso di una riunione del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri Ue, gli Stati dell'Unione hanno approvato il loro mandato negoziale su un regolamento relativo alle situazioni di crisi. Lo si legge in una nota del Consiglio dell’Ue. Dal testo, è stato tolto il riferimento alle operazioni effettuate dalle Ong, uno dei punti che, secondo alcuni osservatori, aveva fatto saltare l’accordo lo scorso giovedì, nel corso del Consiglio Affari interni. A quanto si apprende da Bruxelles, l’intesa fra Italia e Germania di oggi ha portato a un testo più equilibrato, come quello presentato dalla presidenza del Consiglio dell’Ue a luglio scorso. A votare contro, confermano fonti diplomatiche Ue, solo Polonia e Ungheria, mentre Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria si sono astenute.

Il testo approvato “stabilisce il quadro di riferimento che consentirebbe agli Stati membri di affrontare situazioni di crisi nel campo dell’asilo e della migrazione modificando alcune regole, ad esempio per quanto riguarda la registrazione delle domande di asilo o la procedura di frontiera per l’asilo”. I Paesi interessati, specifica la nota, potranno inoltre richiedere misure di solidarietà e sostegno all’Ue e ai suoi Stati membri. In situazioni di crisi o di forza maggiore, spiega ancora il Consiglio, “gli Stati membri possono essere autorizzati ad applicare norme specifiche in materia di asilo e di procedure di rimpatrio”.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha accolto con favore il raggiungimento dell’accordo politico sul regolamento per la gestione delle crisi nel dossier migrazione. “Bene il successo dell’accordo politico raggiunto dagli Stati membri sulla proposta di crisi. Si tratta di una vera e propria svolta che ci permette di far avanzare i negoziati con il Parlamento europeo e il Consiglio. Uniti possiamo realizzare il Patto prima della fine del mandato”, ha scritto von der Leyen.

Oggi il gruppo del Partito popolare europeo (Ppe), tramite un messaggio su Twitter, ha affermato che “l’unico modo per fermare l’immigrazione clandestina è una nuova missione navale europea nel Mediterraneo che riporti i migranti nei Paesi nordafricani. “Sfax, in Tunisia, è da tempo un hub di transito per l’immigrazione illegale in Europa.

Sezione: Politica estera / Data: Mer 04 ottobre 2023 alle 20:30
Autore: Tommaso Di Caprio
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