L’Agenzia per la sicurezza interna ha arrestato il professore universitario Fathi Baja, il direttore dell’Ufficio di Bengasi del Centro libico per gli studi strategici, Siraj Daghman, e l’attivista politico Tariq al Bashari. Lo rende noto il Centro per gli studi strategici in un comunicato stampa, indicando che i tre sono stati arrestati con l’accusa di voler rovesciare l’esercito.  I tre sono stati “convocati dopo un rapporto secondo cui si sarebbero incontrati presso la sede del Centro studi, a Bengasi, con l’intento di realizzare un cambiamento che portasse al rovesciamento dell’esercito. Circostanza falsa”. “L’incontro – chiarisce il Centro – è stato dedicato a esaminare la situazione generale in Libia dopo le inondazioni che hanno colpito Derna e il resto delle città dello Jebel Akhdar”.

Secondo il comunicato stampa, Daghman ha voluto informare tutte le autorità sulle attività del Centro in modo da “creare un clima di fiducia, apertura e soddisfazione con tutti gli organi e partiti ufficiali”. “Il Comando generale dell’Esercito nazionale libico (Enl) è ben consapevole che il Centro ricerca sempre la stabilità, la sicurezza e l’unità della Libia, e che rifiuta la violenza, l’oppressione e l’ingiustizia in tutte le sue forme, in qualsiasi circostanza”, prosegue il comunicato stampa. Il Centro studi richiede il rilascio di Baja, Daghman e Al Bashari. La mossa ha suscitato le reazioni del Comitato per le libertà pubbliche e i diritti umani del sindacato degli avvocati, che ha condannato la violazione delle garanzie legali sancite dal Codice di procedura penale e dalla Dichiarazione costituzionale.

Sezione: Politica estera / Data: Mar 03 ottobre 2023 alle 13:50
Autore: Tommaso Di Caprio
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