'La vittoria elettorale di Meloni merita preoccupazione ma non panico': è il titolo di un editoriale sul Financial Times dedicato all'Italia, dove - secondo il quotidiano - "economia e politica vincoleranno il probabile nuovo primo ministro". Per l'Ft "ci sono certamente motivi per preoccuparsi di Meloni". "La sua retorica martellante combacia con un preoccupante sbandamento a destra in tutta l'Ue, con cui Bruxelles dovrà fare i conti mentre cerca di promuovere, e persino far rispettare, lo stato di diritto in tutto il blocco", segnala. "La dimensione della sfida economica che il nuovo governo deve affrontare è un altro motivo per preoccuparsi", aggiunge il quotidiano segnalando l'alto debito italiano, da gestire con inflazione alle stelle e rialzo dei tassi di interesse. L'Ft ricorda però che le tranche future del Pnrr "sono subordinate al proseguimento delle riforme strutturali", come pure ci sarebbero condizioni per il nuovo programma di acquisto di obbligazioni della Banca centrale europea. "La scelta del ministro delle finanze sarà fondamentale. La speranza deve essere che scelga un tecnocrate competente che possa lavorare con Bruxelles. Ci sono ragioni per non farsi prendere dal panico", nota quindi.

La vittoria della coalizione è "di gran lunga inferiore alla maggioranza dei due terzi richiesta per cambiare la costituzione senza un referendum - segnala il quotidiano della City -. Per ora i controlli e gli equilibri dell'Italia con la Presidenza e la Corte costituzionale sembrano sicuri". "L'atlantismo di Meloni e il forte sostegno all'Ucraina rendono la sua premiership più facile da digerire per Bruxelles. Ma Salvini e Berlusconi rimangono apologeti del Cremlino. Questo potrebbe essere un problema per Meloni", nota tra l'altro l'Ft. "Un governo guidato da Meloni può sembrare discutibile a molti. Ma ha dimostrato di essere eleggibile. Ora deve dimostrare di poter governare"

Sezione: Politica estera / Data: Mer 28 settembre 2022 alle 10:45
Autore: Redazione Milano
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