"Dalla sera del primo turno Emmanuel Macron si è totalmente immerso in un duello prima a distanza e poi televisivo molto serrato contro Marine Le Pen. La mia sensazione è che ci sia innanzitutto un grande bisogno di informare i francesi su tutto quello che è stato fatto in questi cinque anni. Al di là dei temi polemici, ho potuto toccare con mano, nei volantinaggi o nei porta a porta, che tanti francesi non fossero proprio al corrente di varie misure prese, che fossero per la sanità, per l`occupazione o per la sicurezza ad esempio. Da una parte, perché prima tutto era coperto dalla pandemia e ora dal dibattito sulla guerra. Dall`altra parte, perché questa immagine di Macron "presidente dei ricchi", assolutamente falsa, ha però influenzato vari elettori".

Lo ha affermato nel corso di un'intervista rilasciata a Il Riformista, Sandro Gozi, eurodeputato del Gruppo Renew Europe e segretario generale del Partito Democratico Europeo.

"La campagna di Marine Le Pen - ha proseguito - è stata caratterizzata da molti incontri nei vari territori, soprattutto nelle piccole città e nelle zone agricole, e molti meno grandi meeting elettorali. È partita già a settembre dello scorso anno. Ha fatto prova di molta pazienza e determinazione, soprattutto nella fase in cui suoi alleati storici l`hanno abbandonata per passare con Eric Zemmour e quando i sondaggi la davano sotto il 14%. Non ha mai mollato. Ha lavorato di più sui contenuti, anche se non abbastanza: il dibattito televisivo ha dimostrato di nuovo le debolezze di Le Pen e le grandi competenze di Macron - ha aggiunto Gozi. E ha cercato anche di darsi una nuova patina più moderata, nei toni anche e nei colori: tutto era molto pastello. Ma sotto, rimane un progetto reazionario e oscurantista, una regressione democratica per la Francia e per l`Europa. Sta tentando di sfruttare le difficoltà di parte della classe media, le preoccupazioni di alcuni lavoratori e le pulsioni xenofobe e islamofobe, a cui Zemmour ha dato ancora più libero sfogo".

Sezione: Politica estera / Data: Sab 23 aprile 2022 alle 11:15
Autore: Simone Gioia
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