Marsiglia contro Parigi, le due più grandi città della Francia litigano sul coronavirus. Non sono state ben accolte dal comune marsigliese, infatti, le nuove misure restrittive anti-coronavirus annunciate ieri sera dal governo centrale. In una conferenza stampa convocata questa mattina, il vicesindaco di Marsiglia, Benoit Payan, ha denunciato un "affronto", "senza concertazione", da parte dell'attuale amministrazione di Emmanuel Macron e ha chiesto una proroga di "10 giorni" prima di mettere in esecuzione il nuovo giro di vite contro il nemico invisibile.Dinanzi ad un'inquietante recrudescenza del tasso di incidenza del coronavirus nella zona tra Aix-en-Provence e Marsiglia, nonché in Guadalupa, il ministro francese della Salute, Olivier Véran, ha annunciato ieri sera un ulteriore giro di vite in queste due regioni, ormai considerate "zona di allerta massima". Ma il vicesindaco di Marsiglia non ci sta. Parlando questa mattina in conferenza stampa, Benoit Payan, si è appellato all'esecutivo affinché sospenda le restrizioni annunciate, in attesa di vedere se i principali indicatori dell'epidemia proseguiranno una dinamica discendente. Payan si dice pronto a prendere le misure necessarie "alla fine della prossima settimana", se gli indicatori "ricominciano a crescere". "Se dopo 10 giorni l'epidemia riprende, siamo pronti ad adottare misure forti". Ha quindi espresso "l'incomprensione" e la "rabbia" dei politici per questo nuovo arsenale di "incredibili restrizioni" annunciate dall'esecutivo, "senza concertazione" con le autorità locali. Ieri sera, il ministro Véran ha dichiarato la zona di Aix-en-Provence e Marsiglia in zona 'scarlatta' che prevede, tra l'altro, la chiusura totale di bar, ristoranti, palestre, per una durata di 15 giorni. E nella Francia alle prese con un'inquietante recrudescenza del coronavirus la rabbia e l'insofferenza dei sindaci si manifesta in modo sempre piu' palpabile.

Sezione: Politica estera / Data: Gio 24 settembre 2020 alle 13:20 / Fonte: Ansa
Autore: Roberto Tortora
vedi letture
Print